Scopri i brigidini di Lamporecchio, tipici biscotti con una lunga storia alle spalle

Avete mai sentito parlare dei brigidini di Lamporecchio? Siamo certi che una parte di voi li conoscano molto bene, ecco di cosa si tratta.

La cucina italiana è talmente ricca che conoscere tutte le preparazioni è praticamente impossibile, bisognerebbe raccoglierle in una vera enciclopedia. Non solo la cucina regionale arricchisce la tradizione culinaria italiana, ma anche quella locale.

brigidini

Ogni provincia e ogni comune della Penisola presentano dei piatti tipici che spesso diventano i protagonisti di sagre e feste di paese, delle vere e proprie celebrazioni del gusto. È il caso dei brigidini di Lamporecchio, dei dolcetti tipici di un comune della Toscana.

I brigidini di Lamporecchio

I brigidini di Lamporecchio sono dei biscotti con una forma sottile e irregolare, un colore dorato e una consistenza simile a quella di una cialda. Alla vista si presentano come delle cips dolci. I biscotti in questione sono tipici del comune di Lamporecchio, in provincia di Pistoia anche se col tempo il prodotto tipico ha oltrepassato i confini locali tanto da essere reperibili in diverse zone della Toscana.

I brigidini possono essere gustati da soli oppure accompagnati con salse dolci, creme o il gelato. I biscotti devono il loro nome deriva dalle suore devote di Santa Brigida, pare che furono loro a dare vita a questa friabile cialda dall’aroma di anice. L’impasto è molto semplice e una volta preparato viene steso su delle piastre molto calde; inizialmente la forma sembra essere regolare, ma una volta allontanati dal calore i brigidini si raffreddano formando la classica non-forma. Come tutti i prodotti tradizionali e legati alla tradizione, anche i brigidini non posseggono una forma geometrica e precisa.

Recentemente le cialde di Lamporecchio sono state al centro di una questione istituzionale. Il comune in provincia di Pistoia, infatti, si è battuto affinché venissero inseriti all’interno dell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari internazionali. Per fare ciò si sono mosse anche le autorità regionali toscane con un decreto. Nel 2021, con soddisfazione degli amministratori, i brigidini hanno ricevuto pieno riconoscimento “e conseguente tutela del nome e delle sue tipicità”, si legge in un comunicato del Comune.

L’elenco dei prodotti tradizionali regionali, per l’anno 2021 è di 464, suddivisi in 9 categorie, e il brigidino rientra nella sezione “Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria”. Tale riconoscimento permette di proteggere i prodotti tipici non solo dai tentativi di plagio. Inoltre, tutela il lavoro dei ‘brigidinai’ considerati dei veri e propri maestri.

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