Il miglior torrone di Cremona: anche questo dolce è caratteristico del Natale e la città lombarda in cui viene tradizionalmente prodotto vanta diverse realtà storiche in cui il torrone non solo viene venduto, ma anche prodotto. Vediamo dove si può comprare il migliore.
Accanto al Pandoro e al Panettone, sicuramente il torrone è un altro dolce che sarà sulla tavola degli italiani. Anche in questo caso si tratta di un dolce molto antico, addirittura ai tempi dei Romani, quando Tito Livio parlava nei suoi scritti di una preparazione creata per il solstizio d’inverno: il miele, le mandorle e l’albume d’uovo rappresenterebbero infatti la dolcezza, la forza della vita e la rinascita.
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Un’altra ipotesi è che siano stati gli Arabi a introdurlo in Occidente, come testimonierebbe il “Turun” riportato in un libro dell’XI secolo.
Il primo miglior torrone a Cremona è sicuramente quello di Augusto Fieschi, una pasticceria storica che nasce nel 1867 e si specializza nella produzione di torroni, mostarde, cotognate, panettone, pandoro. Tutti i torroni vengono prodotti con una ricetta tradizionale dell’XI secolo, rigorosamente segreta: la scelta varia tra gli altri tra il torrone classico friabile alla mandorla, torrone mandorlato al Caffé, torrone ricoperto di cioccolato fondente.
Il secondo miglior torrone di Cremona è quello di Sperlari, anch’esso realtà storica della città e non solo.
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Era infatti il 1836 quando Enea Sperlari aprì questo negozio vicinissimo al Duomo, specializzandosi in torrone e mostarda. Sperlari è diventato così importante sia in Italia sia all’estero tanto da diventare principale fornitore della casa reale sabauda. Anche in questo caso la scelta è veramente vasta: dal classico mandorlato, a quello ricoperto di ciccolato fondente, a quello tenero al pistacchio.
L’ultimo, ma non certo per importanza, miglior torrone artigianale a Cremona è quello della Pasticceria Lanfranchi, aperta alla fine dell’800. Il torrone che si produce qui fa della materia prima sicuramente il suo cavallo di battaglia: viene utilizzato infatti il miele di acacia della Valtellina e le mandorle provenienti da Puglia e Sicilia. Molta attenzione è posta anche per l’utilizzo dell’albume d’uovo: ogni volta infatti viene leggermente cambiata l’impasto in base temperatura e all’umidità dell’aria. Le proposte anche qui sono diverse: dal classico, alle varianti al pistacchio, al caffè e alla nocciola oppure con la copertura fondente di cioccolato.
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