La ricetta preparata di Federico Fusca e da Andrea Mainardi è solo per pochi, un piatto che mette alla prova qualsiasi palato. Scopri di cosa si tratta.
Avete mai assaggiato la ricetta del diavolo? Per preparare un piatto così ci vuole carattere, coraggio e un po’ di pazzia. Di chef fuori di testa in giro per il mondo ce ne sono molti, ma in Italia spiccano due cuochi che hanno una caratterino niente male. Un toscano e un bergamasco insieme per preparare una ricetta per pochi. Anche i due creatori di questo piatto apparentemente molto semplice hanno avuto qualche difficoltà a mangiarlo.
Andiamo con ordine e iniziamo a dire che stiamo parlando di Andrea Mainardi, eccentrico e simpatico, e Federico Fusca, toscano con l’anima un po’ rock. I due chef insieme formano una coppia simpaticissima a tratti un po’ pericolosa. Queste le certezze con i due chef: piatti spettacolari e atomici e tante risate.
La ricetta del diavolo ideata da Federico Fusca e da Andrea Mainardi è una spaghettata piccante, molto piccante. Andrea Maindardi dichiara di avere ancora la bocca in fiamme dopo averla assaggiata, il piatto è quindi solo per pochi impavidi. Questi gli ingredienti necessari:
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La preparazione della ricetta è veramente semplice: rosolate gli spicchi di aglio, tagliate il peperoncino e aggiungetelo all’olio caldo. Portate a ebollizione l’acqua, salate, aggiungete gli spaghetti e, a fine cotture, amalgamateli agli ingredienti in padella aggiungendo del peperoncino in polvere. Impiattate e gustate. Anche i due chef ideatori della ricetta hanno avuto qualche problema nel mangiare la pasta. Non è un piatto per tutti, questo è poco ma sicuro.
Il piatto prende il nome dal peperoncino utilizzato, il seven pot infatti, viene soprannominato il diavolo di Trinidad, luogo di origine. È una delle varietà più piccanti al mondo proveniente dall’Isola di Trinidad e Tobago. Il peperoncino in questione ha una forma irregolare ed è privo di punta, appare più paffuto e meno allungato rispetto a quello più commerciale e noto. Ha un gusto un po’ fruttato ed è abbastanza semplice da reperire, inoltre, non richiede grandi cure ed è facile da coltivare in vaso in casa.
Oltre alla variante rossa, utilizzata da Mainardi e da Fusca, esiste quella gialla e quella bianca. Si possono trovare anche diverse dimensioni in base alla tipologia, unico comune denominatore di tutte le qualità è la piccantezza. Se avete un palato di amianto potete cimentarvi nella ricetta del diavolo.
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