Chi ha in programma un viaggio in Sardegna dovrebbe fare almeno una volta un’esperienza con lo street food locale, difficilmente ci si pentirà di questo.
Tanti amano stare tra i fornelli e preparare piatti anche prelibati, compresi quelli più complessi che può non essere semplice replicare, anche se a volte può essere quasi impossibile agire in questo modo tutti i giorni. A volte può essere quindi piacevole lasciarsi andare, a maggior ragione quando ci si trova in vacanza in un posto considerato da sogno come la Sardegna, in grado di offrire tante prelibatezze locali, non sempre così conosciute.

Tra le opzioni da prendere in considerazione, ideali soprattutto in estate c’è lo street food, che può essere gustato in ogni momento, anche semplicemente quando si ha la possibilità di fare una passeggiata sul lungomare e apprezzare le bellezze del territorio.
Sono diverse le realtà che lo propongono dando modo di assaggiare diversi cibi che possono essere amati anche dai palati più difficili, ma anche da chi è abituato a mangiare spesso questi cibi. Anzi, chi prova questa soluzione potrebbe poi non voler tornare indietro e la preferirà al ristorante, dove inevitabilmente si è costretti a scegliere solo poche cose presenti sul menu.
Uno street food con le bontà della Sardegna: il menu
È certamente riduttivo pensare che lo street food sia adatto solo ai giovani, a molti piace camminare, specialmente se ci si trova in vacanza e lo si fa senza troppi pensieri, per questo mangiare qualcosa di buono e allo stesso tempo chiacchierare con amici e familiari può rendere tutto più piacevole. Questa tendenza fino a qualche tempo fa era diffusa soprattutto all’estero, ora invece sono diverse le zone che lo propongono permettendo di assaporare le ricette tipiche del luogo.
In Sardegna è naturale vederlo attivo soprattutto d’estate, periodo in cui l’isola si popola di tantissimi turisti, consapevoli di essere in una delle parti più belle del nostro Paese. Nella maggior parte dei casi il cibo da strada è caratterizzato da alcune specialità che dimostrano il legame che la regione ha con la terra, puntando a valorizzare al massimo gli ingredienti. In genere sono soprattutto cinque i cibi da gustare in questa modalità, partendo da quelli che è possibile prendere con le mani come le panadas.

Per chi non lo sapesse, le panadas sono piccole torte ripiene di carne di maiale o agnello cotta lentamente e insaporita con spezie, cipolla e pomodoro (la versione più classica). In alternativa, c’è anche la versione con pecorino sardo e verdure fresche come bietole o spinaci, avvolte in una crosta friabile. Chi si trova vicino alla costa potrebbe apprezzare quella farcita con pesce fresco, come tonno, pesce spada, frutti di mare e vongole.
Non può mancare il Casu Arrustu, letteralmente “formaggio arrostito”, ricetta nata quando i pastori sceglievano di valorizzare il prodotto del proprio lavoro cucinandolo sul fuoco quando avevano la possibilità di riposare. Il pecorino sardo la fa ovviamente da padrone, realizzato con una crosta croccante, mentre l’interno resta morbido

Da non perdere anche i Frisjoli Longhi, conosciuti anche come “Frisjoli Longus” o “Fresjoli Longhi”, specialità a base di fagioli bianchi secchi, noti anche come “fagioli di Spagna”, che vengono lasciati in ammollo per varie ore o tutta la notte per ammorbidirli. La cottura è in acqua, con aglio, cipolla, rosmarino, oltre al pomodoro per chi lo gradisce.
Tra gli alimenti che si prestano allo street food c’è anche la spianata sarda, ideale anche da portare in spiaggia. Questo è composto da un panino croccante all’esterno ma morbido all’interno, come farcitura prosciutto, formaggio (spesso si utilizza il pecorino sardo dalla consistenza cremosa e sapore deciso), e insalata e pomodoro. Nella proposta può ovviamente esserci anche un dolce, i Fatti Frissi, (o “Frati Fritti)”, composti da una pasta dolce a base di farina, uova, zucchero e burro, leggermente aromatizzata con scorza di limone grattugiata o vaniglia e tagliata in forme diverse. Il tutto può essere guarnito con lo zucchero a velo.