Cibus 2022, arriva la conferma in conferenza stampa: la decisione è ferrea

Cibus, la fiera di Parma dedicata al cibo ritorno. Giorno 9 marzo si è tenuta la conferenza stampa, ecco alcune novità circa Cibus 2022.

La 21° edizione di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, si terrà a Parma dal 3 al 6 maggio 2022, finalmente dopo anni di fermo obbligato a causa della pandemia ritornano i buyers stranieri. Durante l’incontro sono intervenuti Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Carlo Ferro, Presidente, ICE – Agenzia; Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare; Antonio Cellie, ceo Fiere di Parma.

I numeri attesi sono veramente elevati: espositori provenienti da ogni parte del mondo così come gli specialisti della comunicazione. Le aspettative sono veramente alte e gli argomenti che sono stati toccati durante l’incontro di ieri, e che verranno ulteriormente trattati durante la fiera, sono stati numerosi: avversità geopolitica, export, aumento dei prezzi, dipendenza di materie prima e molto altro.

Cibus, la Russia è fuori a causa della guerra

Cibus Parma 2022 partirà il prossimo maggio. Il programma ufficiale verrà comunicato in un prossimo incontro che si terrà a ridosso dell’evento. Ieri le autorità che hanno partecipato alla discussione hanno trattato numerosi argomenti, ma uno aveva la priorità su tutti gli altri: “Non ci sono espositori e non ci sarà incoming dalla federazione russa“, lo ha comunicato Carlo Ferro, presidente di Ici Agenzia.

Proseguono le iniziative e e gli schieramenti pubblici contro la Russia che ormai da troppi giorni sta dilaniando l’Ucraina. Iniziative del genere sono state già assunte dal mondo dell’alta modo e dell’alta cucina, la Russia si trova sempre più isolata a causa della terribile iniziativa assunta da Puntin. Un modo per fare arrivare un messaggio forte ai russi i quali sono spesso tagliati fuori dai circuiti di informazione, imparziale e reale.

Impossibile non parlare anche dell’aumento dei prezzi che sembrano destinati a salire ulteriormente. L’inflazione era già in corso a causa dell’aumento dei costi di produzione che già da tempo stanno mettendo in ginocchio il settore alimentare. La guerra in Ucraina voluta da Putin ha ulteriormente velocizzato questo processo. Inoltre, la situazione logistica non migliora a causa del blocco dal Mar Nero. L’unica via possibile è su strada passando dall’Ungheria che starebbe rendendo impossibile il passaggio di mais e cereali.

Protagonisti di Cibus anche i prodotti IG italiani ed internazionali per la promozione e la valorizzazione dei territori d’origine, il set informativo necessario a creare valore sugli scaffali e un’area con realtà italiane ed estere come incubatore di proposte innovative. Non mancherà la valorizzazione delle buone pratiche dell’industria agroalimentare per innescare una reazione a catena positiva lungo tutta la filiera.

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