Grana o Parmigiano? Si assomigliano ma sono più diversi di quanto credi: ecco tutte le differenze

Si parla spesso di Grana e Parmigiano Reggiano come se fossero lo stesso formaggio, ma sono più diversi di quanto credi.

Tra i formaggi italiani stagionati che è impossibile non conoscere ce ne sono due in particolare. Vale a dire il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, orgoglio delle zone di produzione che ne fanno quasi un culto. Peccato che una volta tagliati sembrino molto simili e non sono in pochi a confonderli o addirittura a pensare che siano lo stesso formaggio.

Forme di formaggio tagliate
Grana o Parmigiano? Si assomigliano ma sono più diversi di quanto credi: ecco tutte le differenze. – (mezzokilo.it)

I punti di affinità in effetti non mancano. Prima di tutto hanno entrambi un sapore forte e deciso dovuto a un periodo di stagionatura prolungato e risultano di consistenza dura. Appartengono inoltre tutti e due ai prodotti DOP, il che li rende specialità del nostro territorio e ne determina un certo pregio. Le imitazioni estere ci sono, ma non saranno mai come gli originali.

Detto questo però bisogna rimarcare che sono presenti nette differenze tra i sistemi di produzione dei due formaggi. Già dal nome si nota un certo riferimento a una zona precisa di produzione, per non parlare delle tecniche e dei vincoli imposti ai produttori. Per non fare brutta figura a tavola no è una cattiva idea impararne qualcuno.

L’abissale differenza di produzione fra i due formaggi

Prima di tutto la zona di produzione è definita in modo netto e circoscritto per entrambi i prodotti. Nel caso del Grana ci sono 33 province che possono usare il marchio, sparpagliate fra Veneto, Lombardia, Piemonte, Trentino ed Emilia-Romagna. Per il Parmigiano invece c’è un territorio più limitato, ristretto a Parma, Reggio Emilia, Modena e in parte Bologna.

Operatore che tiene in mano una forma di formaggio
L’abissale differenza di produzione fra i due formaggi. – (mezzokilo.it)

Passando alla lavorazione del latte vediamo anche qui che ci sono diverse regole che cambiano fra le due produzioni. Il Parmigiano Reggiano richiede latte vaccino raccolto due volte al giorno e mai tenuto sotto i 18°C, mentre per il Grana la temperatura del latte può scendere fino a 8°C. Persino il mangime per le vacche da latte risulta diverso a seconda del formaggio.

Il Grana Padano poi ammette l’utilizzo di fermenti lattici provenienti da laboratorio per avviare la trasformazione del latte e di additivi come il lisozima. Pratica che invece risulta vietata per il Parmigiano, che vuole solo siero a innesto naturale e non vuole nessun additivo. Infine c’è la stagionatura, che risulta più lunga per il Parmigiano rispetto al Grana.

Gestione cookie