Lievito, allarme per i cittadini italiani: le associazioni preoccupate

Allarme lievito, l’Assitol si dice preoccupata per tutto il settore dei panificati che rischia di fermarsi.

Da qualche settimana tra i cittadini aleggia una nuova paura, quella degli scaffali dei supermercati vuoti. A poco sono bastate le rassicurazioni di qualche giorno fa del ministro all’Aglicoltura, Stafano Patuanelli.

lievito

Allo scoccare della primavera arriva un nuovo allarme dalle associazioni che denunciano la possibilità di non riuscire a reperire un prodotto molto importante; un ingrediente alla base di numerose preparazioni che rischia di mettere in crisi i cittadini e, soprattutto, gli imprenditori e ristoratori: il lievito.

Lievito assente e l’allarme dell’Assitol

Il lievito rischia di diventare introvabile a causa dell’attuale situazione geopolitica che sta attraversando tutta l’Europa. L’Assitol – associazione italiana dell’industria olearia – ha diffuso da qualche giorno un’attenta analisi che mette in luce le criticità riguardanti il settore. Ma perché il lievito rischia di diventare introvabile? Quali sono le difficoltà che sta attraversando il settore?

Il costo eccessivo di produzione dovuto all’aumento del petrolio sta mettendo a dura prova tutti i settori economici. Il petrolio nelle ultime settimane è aumentato in modo esponenziale a causa della guerra Russia – Ucraina, aumento che non si è ancora stabilizzato. Questi fattori mettono a dura prova non solo la produzione, ma anche la distribuzione dei prodotti su tutto il territorio.

Non solo la guerra con le conseguenze di cui abbiamo già parlato, ma anche fattori climatici che derivano da molto lontano mettono a dura prova la produzione del lievito. Lo zucchero è un elemento fondamentale per la produzione del lievito, la quantità sempre minore di melasso da zucchero sul mercato è un ulteriore prblema: “Il maltempo in Brasile, primo produttore mondiale di zucchero, ha determinato un calo nei quantitativi, non compensato da altri Paesi, in particolare da un altro “big” come l’India, che ha destinato parte del raccolto all’industria del bioetanolo”, spiega Assitol.

La storia si ripete e l’assenza di alcuni prodotti fondamentali fanno ripiombare gli italiani nell’incubo del lockdown del 2020 quando i supermercati erano tra le poche attività con le saracinesche aperte, le fili per accedere interminabili e gli alimenti scarseggiavano. Una sensazione che molti credevano di non dovere più rivivere confinandola nella categoria dei cattivi ricordi.
I prossimi giorni saranno cruciali per tutto il settore agroalimentare, il ministro Patuanelli parteciperò a un altro incontro europeo in cui chiederà maggiori aiuti e risorse per gli imprenditori e non solo. L’auguri è che le istituzione riescano a intervenire prima che la situazione peggiori.

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