Sale da cucina: se ne fai troppo uso, rischi queste due orribili malattie

Gli esperti affermano che non è meglio esagerare con il sale a tavola. Le conseguenze potrebbero essere disastrose.

La scienza, ancora una volta, va in soccorso ai consumatori e quelli più ghiotti non possono che recepire le nozioni al meglio. Questa volta, a finire sotto la lente d’ingrandimento è il sale da cucina, molto pericoloso se utilizzato in grandi quantità. Si parla, addirittura, della possibilità che quest’ultimo possa causare due malattie molto gravi per la salute. Fare, quindi, attenzione quando lo si dosa.

Crystals of shallow salt in a scoop, spoon on a dark gray table. Background for advertising salt. Table salty. Salted foo

Alcuni studi affermano che limitare il dosaggio di tale alimento può aiutare ad avere una qualità della vita migliore e previene alcuni sintomi. Ciò non sta a significare che tale atteggiamento possa impedire la morte oppure le visite in ospedale, però potrebbe prevenire alcune problematiche.

Sono, specialmente, i cardiologi ad indicare la retta via ai propri pazienti, coadiuvati da degli studi specifici in materia e dai colleghi. Secondo i dati dell’OMS gli adulti possono arrivare ad un massimo di 5 gr. di sale a tavola, contenenti massimo 2 gr. di sodio puro, il vero nemico della salute. Per i bambini, invece, si può arrivare a un massimo di 2 gr.. Gli anziani non possono superare i 4 gr.

Le malattie che si rischiano con l’eccessivo utilizzo di sale

Sono stati 806 i pazienti seguiti per dare adito a uno studio effettuato in 26 centri nel mondo. Si è effettuato in Canada, in Colombia, negli States, in Nuova Zelanda e in Messico. Il problema di cui soffrivano era l’insufficienza cardiaca. Quello che si è portato a fare a queste persone è inerente alla diminuzione del consumo di sodio, che è riuscito in tutti i casi, ma in alcuni in maniera maggiore.

Sale su piano bianco
Sale da cucina posizionato su un piano di colore bianco (AdobeStock)

Il sodio si trova anche in altri alimenti e la cosa migliore da fare è affidarsi a dei nutrizionisti. Il 10% messo a tavola in casa deriva dal contenuto naturale all’interno degli alimenti. Fuori casa, invece, se ne consuma la quota maggiore, ben il 54%. Pane e prodotti da forno sono quelli che ne contengono in maniera maggiore.

Cambiamenti radicali alla dieta possono venire incontro alle problematiche che questo elemento comporta. Infatti, se non si fa qualcosa, specie nei casi gravi, si va incontro al rischio di infarto e di ictus. Queste malattie sono molto gravi e possono causare la morte.

Sale marino
Del sale marino all’interno di un contenitore (AdobeStock)
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