Carlo Cracco stroncato dalla critica: scattano le denunce

Carlo Cracco nell’occhio del ciclone: una ferocissima stroncatura da parte della critica ha fatto scattare la denuncia. Ecco che succede.

Non si arrestano le polemiche contro Carlo Cracco, vittima di una feroce e cattivissima recensione da parte della critica, costata una denuncia ad un noto giornalista. Ecco cosa sta succedendo.

Che Carlo Cracco sia uno chef talentuoso e abilissimo ma una personalità controversa e titanica è noto a tutti, non sono state poche le polemiche nel corso della sua carriera brillante, soprattutto in seguito alla popolarità guadagnata dopo la partecipazione a Masterchef Italia e la sua fama televisiva. Tra la sua pizza margherita gourmet, per cui lo chef si è attirato insulti e offese di ogni tipo, e il suo carattere giudicato burbero, antipatico e schivo, il povero Cracco è bersaglio facile di critici, giornalisti e simpaticoni sul web.

Carlo Cracco: la critica e la denuncia 

Si tratta di Achille Ottaviani, direttore de La provincia di Verona: è lui il giornalista e critico ad aver pesantemente stroncato per ben due volte il menù firmato da Cracco e ad aver ottenuto una denuncia per diffamazione da quest’ultimo. La critica è stata davvero feroce: “Risotto insipido, carne dura, verdure che non si abbinavano, se non nella follia di una grandeur culinaria che non è esistita. Senza contare che un Cracco modello “lei non sa chi sono io”, se l’è tirata neanche fosse George Clooney. Quanto a simpatia poi, zero di zero.” Le critica di Ottaviani non si sono fermate qui e hanno toccato praticamente l’intero menù dello chef.

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La risposta di Cracco non è tardata e lo chef, dopo la seconda stroncatura dello stesso tono della prima, ha fatto partire una denuncia per diffamazione che è andata a buon fine. Non solo, Cracco ha voluto anche personalmente rispondere e rilasciare una dichiarazione sull’accaduto, come riporta il Corriere della Sera: “Parlare male di me o attaccarmi è diventato l’hobby più ambito per ottenere più visualizzazioni o più notorietà. Un modo per fare parlare di sé, insomma. Che sia un piccione, una cena che faccio o una frase che dico poco importa: a loro non interessa il cosa, ma il chi. Parlando di me sanno che faranno parlare di loro. E il frutto di questo loro “lavoro”, o accanimento, lo sbandierano pure ai quattro venti e se ne compiacciono. “Grande successo per noi”, scrivono loro. “Grande tristezza”, penso io. Avanti il prossimo””.

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Chef Cracco di certo non le manda a dire e quei 20mila euro di risarcimento dovuti da Ottaviani, indubbiamente saranno stati un boccone più di che amaro.

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