Carlo Verdone, la verità dietro alla famosa scena delle olive greche

Carlo Verdone, la verità dietro alla famosa scena delle olive greche. Un momento iconico del cinema italiano che vede protagonista il grande Mario Brega. 

Verdone

Borotalco è una vera pietra miliare del cinema italiano e del cinema di Carlo Verdone. Lo è per tanti motivi e per la capacità che il regista romano ha avuto di inanellare una serie di scene cult entrate nell’immaginario collettivo di tutto il pubblico italiano. Tra queste rimane indelebile quella in cui va a trovare il futuro suocero Mario Brega nel suo negozio di alimentari.

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Carlo Verdone e le olive: “So’ greche”

C’è un aneddoto molto curioso dietro a questa scena. Infatti non era affatto scritta così ed è stata frutto in larga parte di improvvisazione. E forse proprio in questo risiede la riuscita di tutto il dialogo, surreale e spontaneo con un grande risultato di comicità pure e senza tempo. Del resto è il regista stesso che ha ammesso: ““La maggior parte delle risate che il pubblico s’è fatto con i miei film è frutto di improvvisazione”.

Non era scritta così – ha spiegato Verdone intervenendo qualche tempo fa alla trasmissione i Lunatici di Radio Due – È nata grazie al grande Mario Brega che si inventò che queste olive erano greche. E io lo rimarcai, venne fuori una cosa che ha fatto molto ridere!”.

Prima delle olive Brega mette in bocca quasi a forza un pezzo di prosciutto crudo al grido di “Senti com’è dolce, è un zucchero”. Insomma una vera e propria scena cult che nessuno di noi dimenticherà e che ci torna in mente ogni volta che in cucina o in un sempre più raro negozio di gastronomia assaggeremo delle olive, ma che siano greche mi raccomando!

 

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