Allergeni nelle crepes confezionate: ritirato lotto di prodotto

Ancora un richiamo alimentare per allergeni da parte del Ministero della Salute: questa volta incriminate le crepes confezionate.

Un nuovo intervento da parte del Ministero della Salute per salvaguardare i cittadini e i consumatori: questa volta ad essere ritirate delle crepes confezionate che sono state tolte dagli scaffali dei supermercati. La presenza di allergeni non dichiarati, potenzialmente pericolosi hanno fatto sì che il governo ordinasse il ritirato del lotto di prodotto, come succede sempre in questi casi. Inoltre, il consiglio è quello di non consumare le crepes in caso le aveste già acquistate e di riportarle il più presto possibile al punto di vendita in cui sono state comprate.

Crepes confezionate ritirate per allergeni

È L’Authentique la marca delle crepes confezionate ritirate dagli scaffali dei supermercati da parte del Ministero della Salute, commercializzate dal gruppo Paysan Breton. Il motivo del ritiro è la presenza di sostanze indesiderate e non dichiarate, in particolare di farina di lupino, che fa parte del gruppo degli allergeni. Ed è Laita il gruppo italiano che commercializza questo prodotto di produzione francese, nel nostro Paese e che ora dovrà ritirate tutti i lotti contaminati di crepes, come previsto dall’ordinanza del governo.

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La presenza di allergeni deve essere dichiarata sulla confezione, come da Legge e quando non è dichiarata, il prodotto deve essere ritirato perché potrebbe costituire un rischio per la salute dei cittadini e dei consumatori. Come sempre in questi casi, chi avesse già acquistato il prodotto dovrebbe riportare subito la confezione nel punto vendita più vicino e il consiglio generale è quello di non consumare prodotti ritirati dal Ministero della Salute.

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Le motivazioni dei richiami alimentari possono essere molteplici: ci può essere un rischio chimico, quando il prodotto è entrato in contatto con sostanze chimiche indesiderate come ossido di etilene o di metilene, oppure un rischio biologico, quando i prodotti possono contenere virus, batteri o agenti patogeni indesiderati, oppure ancora un rischio fisico, ossia in fase di produzione o di raccolta delle materie prime, o ancora di confezionamento, il prodotto è entrato in contatto con un oggetto esterno indesiderato (capelli, pezzi di plastica, oggetti etc…).

 

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