Mozzarella blu: perché succede e cosa fare in caso di consumo

La mozzarella blu è un fenomeno più frequente di quanto si possa pensare: ma a cosa è dovuto e cosa fare?

La mozzarella blu è un fenomeno più diffuso di quanto sembri e anche voi potreste un giorno imbattervi in una mozzarella dal colorito assurdo: ma perché questo accade? Una spiegazione c’è ed è scientifica, ma trovarsi di fronte ad una cosa del genere non è di certo bello, tantomeno la mozzarella in questione dovrebbe essere consumata. Sono infatti tante le segnalazioni da parte di consumatori preoccupati all’Associazione Nazionale dei Consumatori che si trovano di fronte ad una mozzarella blu acceso.

Mozzarella blu: come accade?

L’insolita colorazione blu viene assunta dalla mozzarella durante la fase di produzione della stessa: l’acqua con cui viene a contatto, infatti, può essere contaminata con batteri, responsabili della tintura azzurra: gli pseudomonas, micro organismi in grado di generare pigmenti di diverso colore. Ma proprio sulle mozzarelle, questi batteri, la colorano di blu!

Leggi anche–>Sushi, la titolare del ristorante denunciata: la scoperta oscena

La reazione che provoca la colorazione delle mozzarelle, tuttavia, avviene solo se la stessa sta a contatto con l’aria per troppo tempo oppure se la sua confezione ha un’apertura indesiderata. E, in particolare, è facile che questo fenomeno si verifichi in estate, o comunque quando la temperatura dell’ambiente è molto alta rispetto al normale. Per evitare che le mozzarelle diventino blu, le case di produzione utilizzano acqua non contaminata da pseudomonas.

Leggi anche–>Avocado toast per tutti i gusti: ricetta veloce per pranzo e colazione

In caso di incontro con mozzarella blu, è assolutamente sconsigliato il consumo del prodotto, anche se è difficile pensare che si abbia voglia di mangiarlo. In questi casi sarebbe bene riportare il prodotto nel punto vendita in cui si è acquistato la prima volta, specificando il problema. Ma la realtà dei fatti è che se le mozzarelle blu venissero accidentalmente consumate, la presenza dei batteri non constituisce pericolo per la salute.

Impostazioni privacy