Vino e birra, divieti dell’Unione europea: ecco tutto quello che c’è da sapere

Tutte le novità con i possibili provenienti tra vino e birra: ecco la votazione al Parlamento europeo, cos’è successo?

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Novità importanti dall’Unione europea che non intende vietare il vino e la birra. Così martedì al Parlamento Ue a Strasburgo ci sono state le votazioni degli emendamenti per quanto riguarda il testo conclusivo della commissione per la Strategia europea alla lotta al cancro (Beca) e il giorno dopo l’intero testo. Si tratta di un documento che è soltanto raccomandazione e non un’imposizione.

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L’eurodeputata del Pd, Alessandra Moretti, ha rivelato: “Si tratta che questo è un report che si occupa di lotta al cancro. Per quanto riguarda la prevenzione dei tumori, tutte le istituzioni scientifiche internazionali concordano nell’affermare che la molecola di alcol è un potente cancerogeno”.

Così sulla questione è intervenuto anche il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha svelato: “Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.c”.

Vino e birra, tutte le novità possiibli

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Ci saranno novità per quanto riguarda l’etichetta per il vino, la birra e gli alcolici tipo quelle usate dalle sigarette aumentando così la tassazione. Moretti ha svelato come ‘la scienza non afferma come un uso non sia dannoso dell’alcol’. Poi ha aggiunto: “Così grazie al lavoro siamo riusciti ad inserire il tema della dieta mediterranea, con un bicchiere di vino. Successivamente abbiamo eliminato il riferimento al Nutriscore, ma soprattutto abbiamo inserito una disposizione che prevede la proporzionalità del rischio: a minore consumo corrisponde minore rischio”.

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Per arrivare alla modifica del testo ci sono stati quattro emendamenti con i primi firmatari Paolo De Castro (Pd, S&D) e Herbert Dorfmann (Svp, Ppe). Anche il Movimento Cinque Stelle ha firmato gli emendamenti con Dino Giarrusso che ha rivelato che ‘in Europa registriamo troppi assalti alla dieta mediterranea e alle nostre eccellenze enogastronomiche’. Infine, Moretti ha concluso: “Non abbiamo detto che il vino va vietato, ma bisogna promuovere un’informazione corretta per la salute dei cittadini”.

L’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, ha voluto ricordare: “Associare il consumo di un prodotto al cancro ha già generato in passato danni economici enormi, penso alla carne rossa, e anche solo un accostamento a livello mediatico può generare nel consumatore dubbi e paure. Per questo è necessario che ci sia chiarezza, ricordando la differenza fondamentale tra consumo e abuso di alcolici”.

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