Cioccolato, come viene prodotto davvero l’alimento più amato

Il cioccolato, un prodotto antico e pregiato che ha viaggiato attraverso diversi continenti prima di arrivare a noi. La storia del prodotto più goloso di sempre.

Il cioccolato è uno degli alimenti più utilizzati in cucina soprattutto in pasticceria. É amato da tutti e di modi per utilizzarlo ce ne sono parecchi. Ma vi siete mai chiesti come viene prodotto? Qual è il processo di lavorazione che segue prima che arrivi nelle vostre cucine? Conoscete le origini di questo alimento tanto caro a grandi e piccoli?

cioccolato

Quanto si parla di cioccolato inevitabilmente si parla di cacao, è dalla produzione di questo, infatti, che parte quella del cioccolato. Una lavorazione che nel corso dei secoli si è raffinata raggiungendo grazie alla tecnica e alla specializzazione.

Il cioccolato, dalla pianta di cacao alle vostre tavole

Prima di parlare di cioccolato è necessario partire dalla conoscenza del cacao e dalla sua produzione. La pianta da cui viene estratto si chiama Theobroma cacao ed è tipica del Sud America. Si tratta di un albero il cui frutto all’interno contiene le fave di cacao avvolte da una polpa bianca e lattiginosa. I frutti dell’albero hanno una forma irregolare e il loro colore varia dal verde al rosso passando per il giallo.
Una volta esportate le fave di cacao, separate dal baccello e dalla polpa, vengono sottoposte a un processo di fermentazione che dura circa una settimana.

Leggi anche -> Vite al limite – James King, la brutta notizia: è scomparso all’età di 49 anni

Il passo successivo riguarda l’essiccazione; la tradizione vuole che le fave venissero fatte essiccare sotto il sole ma è probabile che questa pratica sia stata sostituita dall’impiego di macchinari. Terminata questa fase, le fave sono pronte per essere lavorate e trasformate in cioccolato.
A questo punto i produttori di cioccolato tostano le fave che per un paio di ore vengono sottoposte a temperature elevate per poi essere decorticate.
Il passaggio successivo è quello della macinazione. Sottoponendo i chicchi di cacao ad elevate temperature si ottiene un liquido che altro non è che la parte grassa utile per la produzione del burro di cacao.

Leggi anche -> La fragola più grande del mondo esiste e pesa 289 grammi: ecco dove l’hanno trovata

Il burro di cacao, infine, dosato in percentuali ben precise diventa fondamentale per la creazione delle famose tavolette che tutti conoscono e che sono reperibili nei supermercati.
L’arrivo del cacao in Europa risale al 1500 circa, allora non veniva ancora impiegato come alimento goloso. Bisognerà attendere il 1800 per conoscere il cioccolato come è noto oggi grazie al “procedimento olandese”. Fu il chimico olandese Coenraad Johannes van Houten a inventare il processo di separazione del burro di cacao dalla polvere di cacao.

Tutti gli amanti del cioccolato devono dunque ringraziare il chimo olandese per avere dato luce all’alimento più goloso che esista. Il cioccolato è buono da gustare come una bevanda, all’interno di torte, a scaglie o a gocce in mezzo ai biscotti. Insomma, chi più ne ha più ne metta.

Impostazioni privacy